Olio monocultivar carolea
Olio Evo 100% italiano

Il clima mite, la posizione geografica, a cavallo tra il Mar Tirreno ed il Mar Jonio, l’esposizione al sole, l’equilibrio delle piogge e delle temperature, la varietà dei terreni, la passione e l’abilità dei coltivatori hanno favorito, fin dai tempi più remoti, l’attecchimento ed il radicamento dell’olivo nel punto più stretto d’Italia, conosciuto come l’Istmo di Catanzaro (soli 35 chilometri che separano il Mar Tirreno dallo Jonio e la Città di Lamezia Terme da quella di Catanzaro); proprio qui, su queste terre, un tempo regno del mitico guerriero lametino, re Italo, ha trovato il suo habitat ideale, disegnando nel corso dei millenni paesaggi olivicoli di straordinaria bellezza.

Svettano in alto con le loro maestose chiome, baciate dai raggi del sole, diffondendo tutt’intorno un fantastico luccichio di colori ed un’atmosfera bucolica, che rasserena lo spirito, arricchisce la coscienza e la cultura, inducendo nel contempo il visitatore a capire quanto sia radicata in questi luoghi la civiltà dell’olio e quanto valore ideale essa esprime. per la preparazione dei pasti per il loro svezzamento. Il prodotto è perfetto, inoltre, anche per i piatti a base di pesce, per il condimento di verdure grigliate e per pinzimoni e bruschette.

Fieri, maestosi, austeri, questi patriarchi vegetali, alcuni dei quali risalenti al tempo dei Faraoni, della Magna Grecia, dei Romani e dei Saraceni, si spandono in tutte le direzioni e danno l’impressione di essere stati piantati là, quale eterno simbolo di attaccamento alla terra di queste laboriose popolazioni che non si sono mai tirate indietro dal proprio dovere e che hanno sempre gelosamente custodito i grandi valori della cultura contadina, consapevole di far parte di una aristocrazia rurale, radicata nei secoli ed erede di un retaggio culturale mitico e leggendario.

Terra, dunque di antiche testimonianze, caratterizzata dalla presenza di questa oceanica distesa di ulivi, quasi tutti della stesa varietà la “Carolea”, che a mo’ di trapunta vegetale ammantano di verde tutta la collina circostante e che rappresenta per le loro caratteristiche botaniche, agronomiche e territoriali una esclusiva a livello mondiale.

La Carolea, in effetti, è presente solo in Calabria ed è ritenuta la regina tra le cultivar autoctone calabresi nonché uno dei punti di forza dell’intera olivicoltura regionale per l’indubbio pregio del prodotto che si riesce ad ottenere da questa varietà , grazie non solo alle sue peculiarità agronomiche ed organolettiche, ma anche perché ben si presta alle operazioni di raccolta con l’uso di macchine scuotitrici, favorendo in tal modo un tangibile contenimento dei costi di produzione e, specialmente, il miglioramento qualitativo dell’olio estratto. 

Diffusissima nella regione risulta fondamentale per il riconoscimento delle D.O.P. Lamezia e Alto Crotonese.

Si estende su oltre 50.000 ha nella provincia di Catanzaro (40%), Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e nella parte settentrionale della provincia di Reggio Calabria.

E’ conosciuta anche con molti altri sinonimi, tra cui quello di Comignaria, Cumignanao, di Calamignana, Caroleo, Convitè, Colarè, Becco di Corvo, Corbarica Corniolese, Olivina, Marinotto, Oliva Dolce, Muso di Corvo, Olivona, Verdella, Olivo di Sorta, Pizzu de Cuarvu e di tanti altri evocativi delle aree specifiche di diffusione: Nicastrese, Catanzarese, Cortalese, Borgese, Squillaciota, Calabrese, Olivo di Calabria.

Non è del tutto azzardato ritenere che , così come per tante altre varietà italiane, esistesse già in epoca greca e romana, solo l’evoluzione del linguaggio, in parte modificato, non ha consentito in passato di identificarla perfettamente. 

L’albero della Carolea si presenta di media statura con portamento tipicamente assurgente ed è considerato autosterile, tant’è che nell’areale calabrese è accompagnato da cultivar impollinatrici, quali l’Olivastro, Pidicuddaral, la Romanella, la Nocellara Messinese, Cassanese, Itrana ecc.

Di buona vigoria, è mediamente folta con rami fruttiferi, sottili ed eretti ed ha una chioma forte e compatta a forma di piramide rovesciata. Le foglie di forma elittico-lanceolate sono piuttosto spesse e coriacee. La fioritura è precoce e abbondante, mentre la maturazione delle drupe è scalare e un po’ tardiva, di solito la raccolta cade nella seconda metà del mese di Ottobre e nel mese di Novembre. L’aborto dell’ovario supera a volte il 20% ed i frutti sono abbastanza grossi con peso che varia da 3 g. ad oltre 6 g, e si distinguono per la presenza di un umbone ben evidente all’apice.

La carica della pianta di solito è alquanto consistente. La polpa del frutto è soda e ben attaccata al nocciolo e la resa in olio è mediamente del 20-23% ed il prodotto, di altissima qualità.

Il colore è giallo con riflessi verdi. Il sapore è mediamente fruttato con un retrogusto di fiori di campo e sentori erbacei, di mela, mandorla, carciofo, con sfumature di amaro e di piccante.

Bassa l’acidità, alto il patrimonio di antiossidanti. Particolarmente tollerante alle basse temperature ed alla siccità, si dimostra molto sensibile all’occhio di pavone e alla mosca olearia.

L’Olearia Lametina Vescio si dedica alla produzione olio evo monocultivar Carolea, con competenza e professionalità da quasi cento anni. Impiegata sia per il consumo in tavola sia per la produzione olio extravergine, questa varietà ha reso la nostra regione la seconda a livello nazionale per la produzione di olio, subito dopo la Puglia. I suoi tratti distintivi rendono quest’olio particolarmente indicato per l’alimentazione dei bambini e per la preparazione dei pasti per il loro svezzamento. Il prodotto è perfetto, inoltre, anche per i piatti a base di pesce, per il condimento di verdure grigliate e per pinzimoni e bruschette.